mercoledì 28 luglio 2010

Infedeli per il benessere dei figli

Le femmine di usignolo delle Seychelles si assicurano così che la prole non scenda sotto i livelli medi di diversità per il MHC, cosa che ne abbasserebbe la sopravvivenza

Per quanto in molti animali le femmine facciano coppia fissa con uno specifico compagno che le aiuta ad allevare la prole, le analisi genetiche hanno mostrato che spesso questa nasce dall'accoppiamento con un altro maschio. Questa circostanza ha sollevato interrogativi sulle ragioni per cui la femmina si facesse fecondare da maschi che poi non contribuiscono ad allevare la prole.

Per rispondere, un gruppo di ricercatori dell'University of East Anglia ha studiato il caso degli usignoli delle Seychelles (Acrocephalus sechellensis) che formano coppie stabili per tutta la vita, ma in cui sovente dalle uova nascono piccoli dovuti a rapporti "extra-coniugali".

Lo studio - pubblicato sulla rivista Molecular Ecology - ha mostrato che queste fecondazioni esterne alla coppia possono portare a una maggiore diversità nei geni che controllano il complesso maggiore di istocompatibilità, che rappresenta un cardine delle difese immunitarie. Di conseguenza, in tal modo la prole in media ha maggiori probabilità di vivere più a lungo grazie a una maggiore resistenza a un'ampia gamma di malattie. Di fatto il 40 per cento della prole delle femmine della specie aveva come padre un partner esterno alla coppia.

"Non abbiamo rilevato prove di benefici della fecondazione al di fuori della coppia di per sé, dato che la sopravvivenza media della prole dentro e fuori la coppia si equivaleva. Tuttavia, non soddisfatte di un maschio con una bassa diversità MHC, le femmine si assicurano che la propria prole non scenda sotto i livelli medi di diversità MHC, cosa che ne abbasserebbe la sopravvivenza", ha osservato David Richardson, che ha diretto la ricerca.

Lo studio è stato reso possibile grazie al fatto che dal 1997 oltre il 97 per cento degli usignoli delle Seychelles che vivono sulla piccola isola di Cousin sono stati inanellati, e seguiti nei loro comportamenti e negli accoppiamenti, e che sono stati prelevati piccoli campioni di sangue.

Riportato fedelmente da: le scienze - repubblica.it

Nessun commento: